Fenice, 2021

Gesso ceramico, cenere, pigmento, specchio
130 × 90 × 10 cm

 

Nove rombi. Interazione di due pentagrammi. Due fuochi, uno dei quali occupato da un punto dilatato, un vaso cavo sul cui fondo giace riflesso il soffitto, di cotto simile al pavimento. I rombi sono lastre di gesso e cenere, deformi sulla superficie e precise nei contorni, poco spesse, alcune spezzate da chissà quale forza, forse un piede inciampato o un cane esagitato. Nove come somma di 4,3,2: 432 numero simbolo di una fenice di cui non si vede il corpo, già volata via o prossima al ritorno per rinascere di nuovo. L’opera sta all’oriente del loggiato del museo, in un angolo, in primavera.

© 2021 - Francesca Madiai

© 2021 - Francesca Madiai

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