
Piogge sotterranee, 2022
Terra, vetro, smalti, legno abura
Dimensione variabile
L'opera si inserisce perfettamente in un contesto naturale ed incontaminato nel selvaggio Parco della Maremma: al centro di un triangolo formato da pini marittimi un lembo di terra viene usato come supporto per tre finestre che affacciano sulle “Cose della natura” (Lucrezio – De rerum natura).
La scelta di un particolare "impasto colorato" parte da uno studio attento alla storia del materiale impiegato per sondarlo dal punto di vista chimico, alchemico, fisico e geologico.
In Piogge Sotterranee il supporto del vetro e l’uso degli smalti servono a sottolineare tramite la trasparenza quanto la percezione del colore varia in base al rapporto con l'intorno; così l’opera muta assieme al contesto in cui sta, alle ore del giorno, al clima e a noi.
La base è un altare, un cerchio ed un cumulo di terra su cui sono poggiati i tre vetri, che serve sia come sostegno ma anche come protezione dal vento. Un simbolico grembo che custodisce delimitando l’area attorno a sé circoscrivendo un simbolo di libertà.
Delle gocce, semi, lacrime, pioggia, fulmini, radici sono i simboli che l’artista utilizza e che sigilla sul vetro perché questi subiscano le azioni del tempo. I colori utilizzati servono da pivot per comprendere tutto ciò che li rende opera. Questi attingono da un comune denominatore elementare; Il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra non sono solo elementi di creazione e distruzione ma sono anche le entità da cui i colori prendono vita, sono la materia stessa delle cose.
(Roberto Mauri)
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